A.G.A.V.E. nasce dal desiderio di poter rispondere in modo concreto alle esigenze di Tutela e Promozione della Salute Mentale delle persone. Vogliamo mettere a disposizione molteplici esperienze, per sviluppare e realizzare progetti di sensibilizzazione, informazione, prevenzione e ricerca per la cultura della Salute Mentale. Per fare questo ci rivolgiamo a tutte quelle persone che credono in una qualità della vita diversa.
RINNOVO DELLA PRESIDENZA DELLA CONSULTA DIPARTIMENTALE PER LA SALUTE MENTALE
DELLA ASL ROMA1
SPERANZE E PROPOSITI PER LA CANDIDATURA DI A.G.A.V.E:
Il rinnovo della presidenza della consulta ci offre l’opportunità di dare un nuovo contributo al funzionamento del DSM. La presidenza di A.G.A.V.E. sarà indipendente e coraggiosa e si muoverà su 2 direttrici:
1.VALORIZZARE il fatto che siamo membri di un organismo a cui riconosciamo un’importanza strategica per il buon funzionamento del DSM. Il coinvolgimento della cittadinanza, nelle rappresentanze di utenti, familiari, operatori, professionisti di settore, in collaborazione con le organizzazioni del terzo settore e gli enti locali, costituisce uno strumento, se ben gestito, di evoluzione dell’azione istituzionale di salute pubblica. Questo richiede un impegno notevole di tutti noi in un processo di inclusione partecipativa e decisionale.
2. REALIZZARE appieno, con la collaborazione e l’aiuto di tutti, il ruolo previsto per la Consulta del DSM dal Progetto Obiettivo per la Salute Mentale e dalla Delibera della Giunta Regionale del Lazio n.143 del 1998 che la istituisce come organo autonomo del DSM. Noi dobbiamo avere una consapevolezza dello stato dei servizi acquisita direttamente, così da poter contribuire al miglioramento degli stessi, recependo le esigenze dell’utenza e collaborando attivamente con il Dipartimento e la Direzione Generale. Ascolto, monitoraggio, cooperazione e discussione quindi, sui temi concreti e fondanti il rapporto DSM-cittadinanza: il budget di salute mentale, l’utilizzo delle risorse umane ed economiche, la qualità dei servizi e delle cure, il rispetto delle norme da parte dei servizi privati, le azioni volte all’integrazione lavorativa e abitativa, la ricerca e l’incremento incessante di strumenti migliori di cura, di cura protratta e di prevenzione.
Questo non è uno scontro tra diversi modi di intendere la salute mentale (e la psichiatria) ma è un percorso da intraprendere insieme, affinché la tutela delle persone fragili che hanno bisogno di cura e riabilitazione sia all’altezza di un paese civile.