Il nostro presidente Enrico Ferraro, ad esito di una continua ed attiva presenza e partecipazione di AGAVE ai lavori dell’organo, lo scorso 9 febbraio si è candidato alla presidenza della Consulta del Dipartimento di Salute Mentale della Asl Roma 1 la cui elezione avverrà il prossimo 8 marzo:
Siamo reduci da un triennio, per non dire da un decennio, di paralisi e subordinazione alla Direzione del DSM e della ASL che hanno demolito il ruolo chiave della Consulta nel tutelare pazienti, persone fragili e cittadini. Ma quello a cui abbiamo assistito in questi ultimi tre anni non solo è inaccettabile e per questo proponemmo una mozione di sfiducia ma è necessario che finisca prima possibile perché si configura come un attacco alle possibilità stesse di miglioramento del DSM.
Agave propone la sua candidatura alla presidenza della Consulta DSM, nella persona di Enrico Ferraro, al fine di dare un nuovo contributo, profondamente diverso.
Trasparenza e riconoscibilità
Vogliamo che tutto il lavoro della Consulta sia più trasparente, visibile e riconoscibile da tutte quelle persone che, nell’ambito della salute mentale sentono l’esigenza di un riferimento affidabile ed efficace. Condividere le informazioni, produrre conoscenza, deve diventare una prassi consolidata e inevitabile. La Consulta deve avvicinarsi alla cittadinanza, informarla dei temi in discussione e dei problemi riscontrati, permettere agli utenti e ai familiari di valutare l’efficacia dei servizi, accoglierne le istanze integrandole con le cure necessarie.
Partecipazione
Vogliamo che la Consulta sia partecipe della vita dei servizi psichiatrici, innanzitutto visitandone le strutture e conoscendo i dati statistico epidemiologici, che si faccia promotrice di occasioni di confronto e partecipazione di tutti gli organismi e persone che, con la loro esperienza, possono contribuire al dibattito scientifico e democratico su un bene comune come la salute della mente, che non è appannaggio di specialisti ed esperti, ma risultato della partecipazione di tutti. In particolare vogliamo che la Consulta coinvolga e rappresenti tutti quegli invisibili portatori di salute della mente, la maggioranza di utenti dei servizi che ancora non sono stabilizzati e quindi non gestibili dai professionisti della psichiatria.
Autorevolezza e rappresentatività
Vogliamo restituire alla Consulta la sua autorevolezza e rappresentatività, come organo in grado di dialogare dialetticamente con le istituzioni, di proporre alle Direzioni (Sanitaria, Generale) le innovazioni e le buone pratiche che la tutela della Salute Mentale richiede, di pretendere verifiche delle strategie di cura messe in atto, di sollecitare una revisione dei regolamenti del DSM e della regione Lazio, contribuendo concretamente al miglioramento del DSM e dei servizi sanitari pubblici.